Dichiarazione d’amore
A volte qualcuno mi fa la domanda: E tu, perché studi italiano?
La frase però non la prendo alla lettera, dato che sono sicuro che ciò che veramente cercano di capire è perché sono così scemo da studiare una lingua così inutile, parlata da così poca gente nel mondo.
Io accenno un sorriso e gli dò la risposta breve: - Beh, lo faccio soltanto per piacere -, mi giustifico.
Allora mi guardano con un misto di ammirazione e disprezzo: che razza d´uomo è questo che ha tempo da perdere in un capriccio edonista? Perché non fa qualcosa di proficuo?
Cosa dirgli? Forse spiegargli che non sono del tutto colpevole? Che ci sono dei fantasmi che mi convocano e mi costringono a farlo. Lo spirito di una donna smarrita che trova un amore postumo, l’anima degli schiavi ebrei che piangono per la patria perduta, l’immagine poderosa di un dio nudo che addita con l’indice e conferma senza dubbio che il mondo è una creazione umana.
Studio italiano per i sogni di Fellini e per il viso da pagliaccio di Giulietta, per la forza vulcanica della Magnani, per i ladri sconosciuti di Monicelli, per la bicicletta rubata di De Sica, e per i baci censurati da un prete in un piccolo cinema siciliano.
Studio italiano per la comicità irriverente di Darío Fo, per i mondi favolosi di Calvino, per la cultura enciclopedica di Umberto Eco.
Studio italiano per avere un pomeriggio azzurro, per volare dipinto di blu, per viaggiare in una Topolino Amaranto, e perché in un mondo che sembra non volerci più, mi piace poter dire almeno, senza fine, le più belle parole, parole, parole.
Studio italiano per la Venere di Botticelli, per la cupola di Brunelleschi, per il vecchio ponte sull’Arno e per la Fontana di Trevi, ma anche per i tortelli di zucca, per gli gnocchi al pomodoro, per i ravioli ai funghi e per la pizza alla cipolla.
Studio italiano perché da ragazzo volevo essere come Marcello o come Vittorio e non dover neppure conquistare le donne perché sarei stato conquistato da loro.
Studio italiano per il corpo voluttuoso di Sophia, per i grandi occhi e la pelle bruna di Claudia Cardinale e per la sensualità di Stefania Sandrelli
Studio italiano a favore dell’Italia che lavora, che studia, che pensa e che crea. Studio italiano contro quell’altra Italia fatta di truffe e di tangenti, di mafiosi e di veline, di cretinaggine e banalità.
Studio italiano per amore…
Sergio Hojman Trainoff
alumno del Centro Cultural Italiano de Sevilla